La guerra contro la diversità [pt.2]

Le chicche migliori sono quelle di Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso, che dichiara: “Siamo in guerra, i gommoni degli immigrati devono essere affondati a colpi di bazooka, occorre puntare ad altezza uomo”, “Bisognerebbe vestirli da leprotti e fare pim pim pim col fucile” e, dulcis in fundo, “Darò immediatamente disposizione alla mia comandante affinché faccia pulizia etnica dei culattoni”.
Di fronte a cotanta ragionevolezza, accantonando gli istinti omicidi, la mia domanda è una sola: perché si teme il ‘diverso’?. Tutta questa discriminazione alimenta odio e paura, che diventano sentimenti sempre più diffusi fra le persone maggiormente influenzabili. Ma l’obiettivo di tale linea razzista qual è? Una selezione degli abitanti, degna della società spartana qualche centinaio di anni a.C.? Proprio non capisco. È così difficile comprendere che il buono, il cattivo e tutte le sfumature che ci sono nel mezzo si trovano ovunque, indipendentemente dalla nazionalità di una persona, dalla sua sessualità ecc?
Propongo questo video, preso da niente poco di meno che il sito di Mtv, per avvalorare la mia tesi ‘Il razzismo è ignoranza’. (Per chi non avesse voglia di guardarlo, le protagoniste Valentina e Francesca, due perfetti esempi di casalinga che si frigge il cervello davanti alla tv, residenti in un quartiere romano ad alto tasso di violenza contro gli stranieri, ci illuminano sul razzismo).

Comments
10 Responses to “La guerra contro la diversità [pt.2]”
  1. eliminato says:

    su gentilini c'è poco da dire.
    mi ha interessato di più il documentario.Vite rovinate da canale 5; io comunque non parlerei molto di razzismo. Semplicemente non c'è integrazione, anche perchè non è vista come una necessità visto che i vari gruppi etnici sono numerosi di per se, e le fazioni si cagnano per il territorio e via così...la solita guerra fra poveri, dove il ricco è un figo perchè ce l'ha fatta e proprio diventare ricchi diventa l'unico modo di avere "giustizia". Non mi sembra un documentario sul razzismo(per carità "esser froscio è come na malattia, come er pedofilo" dice di un'ignoranza dilagante e spaventosa di cui abbiamo ampi esempi anche qui in veneto) più su quelle zone d'italia spesso dimenticate dove vige il regime telecratico di mediaset.

  2. Šareni San says:

    Mancanza di integrazione, certo, ma episodi di violenza verso gli stranieri penso che abbiano una sola definizione. È proprio l'ignoranza che mi preoccupa, comunque, perchè è chiaro che sia una delle principali fonti del razzismo... Certamente il video era anche una critica ai programmi spazzatura (basti guardare il sito in cui si trova), comunque mi sembrava un video interessante per trattare l'argomento, e che sicuramente dà molti spunti per riflettere.
    PS: è la seconda parte di un post diviso in tre per dittatura di Cost..ehm esigenze di spazio, per capirci qualcosa bisogna leggere anche la terza parte :)

  3. eliminato says:

    si comunque li avevo letti in bozza ancora una sta settimana qui...comunque mi riferivo specificatamente al video linkato, il razzismo è ignoranza, beh certo che si, ma un razzista ha una teoria delle razze, ha un'idea politica basata sulla differenza fra le razze, chiara od offuscata che sia. quindi la lega è razzista, questi son dei poveracci e rappresentanto, temo, fin troppo bene l'italia.

  4. Anonimo says:

    Che palle, si può scrivere su temi meno banali? cioè che palle, perchè continuiamo a fare tanti discorsi che sono scontati?

  5. Šareni San says:

    @Alessio: temo proprio di sì... Comunque il mio discorso riguardo al video era: in un quartiere ad alto tasso di razzismo, andando a parlare con gli abitanti, si nota la presenza di disinformazione, ignoranza, manipolazione e così via... Certo ci sono anche persone con una precisa idea politica, ma posso dire per esperienza personale che non conoscono popoli, tradizioni ecc, anzi tengono gli stranieri a debita distanza, e questa io la considero ignoranza...
    @ANONIMO: puoi pensarla assolutamente come vuoi, può anche darsi che il mio post sia banalissimo, perciò ti propongo 1) di scrivere un bel post su argomenti meno scontati; 2) di firmarti (anche se non hai blogger puoi comunque scrivere il nome) altrimenti non verrai preso più di tanto in considerazione, almeno da me.

  6. Šareni San says:

    Comunque se vorrai rivolgermi critiche più precise, ti assicuro che sei il benvenuto, sono la prima a considerare le osservazioni negative degli stimoli per migliorare, ma se sensate e motivate. Criticare l'argomento non mi sembra sensato, nè hai motivato tale critica con riferimenti al testo... Non trovo il razzismo banale, essendo un tema d'attualità che trova ampio riscontro nei fatti di cronaca e nella vita quotidiana. Se vorrai spiegarti meglio, sono disponibile ad ascoltare, rispondere e anche a tener conto di eventuali osservazioni costruttive nel futuro.

  7. Anonimo says:

    Perchè non proponi niente e mi sembra banale in quanto il senso comune è contro il razzismo.

    gianni

  8. Šareni San says:

    Mi dispiace doverti contraddire, MAGARI il senso comune fosse contro il razzismo! Comunque ti invito a leggere anche la conclusione del post, che verrà pubblicata a breve, in cui ci sono "proposte"... Non ho capito però se accusi una banalità riguardante l'argomento o i contenuti...

  9. Anonimo says:

    sia argomento che contenuti, però a sto punto aspetto la conclusione

  10. Šareni San says:

    Riguardo i contenuti posso tranquillamente accettare la critica, non pretendo di aver scritto un testo illuminante e innovativo, non era neanche il mio obiettivo a dirla tutta; però argomento banale? Non riesco a giudicare banale un tema così attuale in cui ci si imbatte quotidianamente, penso che non si parli mai troppo di un problema che persiste ed ha una tale gravità...

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