I percorsi di un artista

PREMESSA 
Questo testo è l'inizio di una riflessione. I quesiti che leggerai non sono frutto di paranoie e viaggi mentali, ma sono una serie di interrogativi. Seguiranno risposte, soluzioni ed idee. Dalla soluzione dei quesiti nascerà una visione non convenzionale. Seguite le prossime pubblicazioni per conoscere il mio punto di vista, i percorsi di un artista.

Come sarebbe la nostra vita se il sole fosse oscuro? Riusciremmo a immaginare le nostre esistenze se la terra fosse piatta? E se le stelle fossero immobili e noi fossimo al centro dell’universo, questo muterebbe le nostre abitudini? 
Non lo so, e non m’interessa sinceramente: possiamo conoscere noi ciò che non riusciamo a vedere, toccare e sentire?
Come possiamo noi prevedere il momento esatto nel quale la malattia ci colpirà? O quello in quale esaleremo il nostro ultimo respiro? E forse potremmo noi profetizzare l’attimo nel quale il sistema solare imploderà su se stesso? Come sarebbe la nostra vita se non fossimo soli nell’universo? Cambierebbero i nostri valori (qualunque essi siano)? Non crederemmo più in un Dio o in una forza che ci ha creati?
E se il nostro linguaggio, i nostri numeri e i nostri simboli fossero relativi, si cancellerebbe tutto ciò che per cui la civiltà umana ha operato in millenni di storia?
Non lo so, e non possiamo saperlo.
La scienza è fine a se stessa, perché non riesce a studiare ciò che non riusciamo a conoscere, e l’uomo, la cui ragione non riesce ad andare oltre ai sensi, in fondo è anch’esso fine a se stesso finché non scoprirà ciò per cui è stato generato. L’uomo insegue le proprie passioni, i propri impulsi e la propria indole. 

Ma cosa muove queste sensazioni? 

Qualcos’altro che l’uomo non è ancora in grado di cogliere, qualcosa a cui la scienza non riesce a dare un nome ed una sostanza. Come può il semplice uomo con la sua mente razionale e matematica andare oltre a ciò che egli stesso riesce a sentire? Lo studio dell’inconscio è riuscito a studiare i tormenti interiori degli esseri umani, ma come si fa a capire ciò per cui siamo nati? Come possiamo comprendere ciò che non riusciamo a capire? Veramente non esiste una strada che ci porterebbe a conoscere il perché dell’esistenza?
L’arte. Forse l’arte è l’unica via che ci guida verso quest’ideale senso della vita, l’arte che riesce a dare una voce metafisica alle percezioni umane e che eterna tutto ciò che rappresenta.
Forse l’arte potrebbe indicarci il senso della vita.
Ma ... se anche il senso della vita fosse un'illusione?

Comments
5 Responses to “I percorsi di un artista”
  1. eliminato says:

    tanti paroloni eh
    comunque, diceva wittgenstein(vado a memoria scolastica) che esistono solo i fatti, e solo di questi si può parlare o, meglio, dei fatti che conosciamo.
    alla fine del Tractatus dice "C'è davvero dell'ineffabile", ovvero qualcosa che non si può esprimere a parole. Di questo, credo umilmente, parli l'arte. Poi non so

  2. Picolo says:

    quindi sei d'accordo con ciò che dico?

  3. AntiCosimo says:

    "E forse potremmo noi profetizzare l’attimo nel quale il sistema solare imploderà su se stesso?".. la risposta è: sì, più o meno! :)

    scherzi a parte, gran belle domande. soprattutto l'ultima, che temevo dimenticassi.
    prima di tutti questi, comunque, c'è un'altro quesito (a cui hai risposto positivamente), ovvero: tutto ciò ci interessa?

  4. Picolo says:

    beh dipende da ognuno di noi, a me interessano queste domande, se a qualcuno non interessa libero di vivere secondo la sua idea :)

  5. AntiCosimo says:

    chiaro. volevo giusto ribadire la relatività della questione.

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