Società del benessere - Non solo dormienti

Il consumismo e la lezione eraclitea
Ho indagato me stesso. Così recita un celeberrimo verso tratto da un frammento del filosofo greco Eraclito, personaggio che ai contemporanei appare oscuro e poco chiaro, così come vengono considerate criptiche e asettiche le sue speculazioni. In realtà, invece, il complesso ragionamento che con la frase sopra riportata intendesse sintetizzare il filosofo, si può persino traslare agli uomini di oggi.
Più precisamente, Eraclito divideva l'umanità in due: gli svegli, coloro che sfruttavano il logos, cioè il raziocinio, e i dormienti, ossia quelli che seguono la via fallace dei sensi.
Ai giorni nostri, il problema non è più così sterramente etico, ma tuttavia sussiste: esistono gli svegli, come esistono i dormienti.
Il presupposto che si deve porre è uno: la società di oggi è dominata dal denaro e dall'idea di benessere. Di questo si parla a Rimini, alla ventinovesima edizione del tradizionale Meeting Cattolico; e si cerca di contestare questa verità, ma ciò non è possibile: si tratta, infatti, del principio del capitalismo su cui tutti gli Stati sviluppati poggiano le loro basi economiche.
Chiaramente, negli anni Sessanta, nessuno sentiva il bisogno del computer, perchè non esisteva; ora invece sì, in quanto si tratta di uno strumento a dir poco popolare che ha semplificato il lavoro e le comunicazioni. Ciò non significa, però, condannare come materialismo il "desiderio di massa" del pc. E davvero non si può criticare il consumismo di per sé, ma piuttosto le persone che si lasciano manipolare da questa "frenesia": ecco coloro che si possono definire dormienti, ossia cullati dall'idea di possedere, e di possedere l'oggetto più bello sul mercato, quello che si è visto nella vetrina di un negozio, o di cui si è sentita la pubblicità alla radio. Finché non si ottiene quel determinato bene materiale, non ci si dà pace. Questo è perchè molti studiosi, al Meeting, hanno definito la nostra una società del malessere. Ma si è davvero certi che l'uomo, catapultato sull'onda del consumismo, non abbia più tempo da dedicare a sé; e che la sua mente venga plasmata, di modo che desideri ciò che in realtà non gli serve e che perda ogni valore eticamente accettabile? Se non ci fossero gli svegli sarebbe così.
Invece, una larga parte della popolazione occidentale (si intenda, dei paesi sviluppati), non corrisponde a questi canoni: proprio loro, che sarebbero quelli che pensano, secondo la definizione eraclitea. Inoltre, non esistono dei valori che possano essere condivisibili e innegabili per tutti: tant'è vero che concetti come famiglia, amicizia, cultura, realizzazione personale, e amore hanno importanza diversa per ogni uomo. E lo sveglio ha il suo proprio pensiero, segue la sua strada personale, non scalfito da ciò che vede o sente, cui può credere o no; e la sua mente non è manipolata dalla pubbilcità, alla quale guarda con spirito critico.
Non è, quindi, corretto affermare che la società del XXI secolo sia talmente ottusa, piatta, e, per certi aspetti, assurda, che non sappia difendersi dalle immagini e dai suoni da cui ogni giorno viene bombardata.
Ciascun uomo dovrebbe imparare a indagarsi, (sebbene sia un processo che lo stesso Eraclito avrebbe poi definito arduo), e per fare questo deve alzare la testa, guardarsi intorno e, pur senza estraniarsi dalla realtà in cui vive, iniziare a pensare con la propria mente, di cui ogni uomo è dotato e per cui è differente dagli altri animali.

Comments
2 Responses to “Società del benessere - Non solo dormienti”
  1. eliminato says:

    l'hai messa giù parecchio sullo schematico e non è che hai detto tutta sta novità, ma ciò non toglie che possa condividere il messaggio del tuo post: "Ciascun uomo dovrebbe imparare a indagarsi".
    Che in fondo è ciò a cui un blog come questo sembrerebbe aspirare(a me così è parso) o quello a cui anche noi de LaLottaArmataAlBAr aspiriamo: due modi diversi(realizzare un blog, realizzare un piccolo giornalino) attraverso il quale condividere idee, criticarle, distribuirle, confrontarle.

    Però ecco, con post come questi, si ha un po' la sensazione di parlarsi addosso, non so...ma siamo solo all'inizio e penso che per il momento vada ancora bene no?

  2. [ M ] says:

    secondo me, invece, forse hai ragione nel dire che sono idee già sperimentate e sfruttate come argomenti di tesi da demolire o supportare più di una volta...
    ciò non toglie che l'italia non sia cambiata di niente nonostante le nostre prediche quindi forse è il caso di diffonderle meglio queste idee!
    è mattina e ho molto sonno, ma spero si sia capito :D

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