Non di solo pane vive l'uomo

Ti sbagli, ti sbagli Gesù Cristo! Non tutti gli uomini vivono di solo pane: ecco così è più corretto.
Mi verrebbe da pensarla così, oh si!, mentre ricordo con desolazione le aule vuote di un'assemblea studentesca di un anno fa dove si proiettava Ecce Bombo, dove si proiettava "I 400 colpi".
Mi verrebbe da pensarla così ,qui e ora: musica e cinema rappresentano solamente mero intrattenimento per buona parte della popolazione. Panem et circenses, dicevano i romani  ( se c'è stato un popolo che prodotto espressioni proverbiali utili, sono stati proprio loro,). Voglio dire: l'intrattenimento non è che un farinaceo, necessario alla nostra alimentazione. E ben vengano i circhi, le musiche ballabili, i film divertenti e via discorrendo. Ma mica ci faremo bastare questo no?
E invece sembra proprio che ci si accontenti del solo pane. Insomma ci si ferma all'artigianato e non si guarda all'arte. Io provo questa sensazione.
Ed è questo che rovina il mondo e l'Italia e via dicendo, perchè nulla è più politico de "[...]gli impercettebili e invadenti sottofondi dei luoghi pubblici, i motivetti che fungono da stordimento pubblicitario, i talent shows di sgomitanti giovani artisti in lotta fra loro[...]", nulla è più politico dei cine-panettoni a stampo e relative copie, nulla è più politico del continuo ed ininterrotto ripetersi e affermarsi di queste opere di intrattenimento.
Ecco, la mia convinzione che il messaggio di un prodotto artistico non realizzato per fini commerciali interessi anche a una casalinga di Treviso, un pastore abruzzese e un braccinate lucano vacilla piuttosto vistosamente. Non so voi.


Comments
One Response to “Non di solo pane vive l'uomo”
  1. Ugo Tovil says:

    sono molto d'accordo con te alessio, come ascoltatore di musica ho sempre notato questo annoso problema di chi si ferma alla produzione di suoni invece di "comporre" suoni.

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